Scolmatori da 0 a 10000mq
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Scolmatori di prima pioggia costituiti da
vasche prefabbricate realizzate in calcestruzzo vibrato armato con finitura
industriale, idonei per la separazione per gravità senza accumulo delle acque
meteoriche di prima pioggia. Il loro funzionamento è conforme a quanto previsto
dalla L152/2006 e dalla legge regionale n° 62 del 27 Maggio 1985 che disciplina
lo smaltimento delle acque di raccolta per garantire la salvaguardia delle
falde acquifere, dalla Legge Regionale Lombardia 12-12-2003, n. 26, che
disciplina i servizi locali di interesse economico generale, e dalle norme in
materia di gestione dei rifiuti, di energia, di utilizzo del sottosuolo e di
risorse idriche (B.U.R. 16-12-2003, n. 51, Supplemento ordinario).
Le "acque di prima pioggia" sono quelle corrispondenti nella prima parte di ogni evento meteorico ad una precipitazione di 5 mm uniformemente distribuita sulla superficie scolante servita dalla rete di raccolta delle acque meteoriche, dal resto delle precipitazioni definite "acque di seconda pioggia" ovvero la parte delle acque meteoriche di dilavamento eccedente le acque di prima pioggia.
Per "evento meteorico" si intende una o piu` precipitazioni atmosferiche, anche tra loro temporalmente distanziate, di altezza complessiva di almeno 5 mm, che si verifichi o che si susseguano a distanza di almeno 96 ore da un analogo precedente evento
Lo scopo di questa convenzione è quello di separare le acque di prima pioggia che solitamente sono le più inquinate dalle acque di seconda pioggia, in modo da trattare le prime secondo le prescrizioni legislative e convogliare le seconde direttamente nel sottosuolo, attraverso pozzi perdenti, in modo da non sovraccaricare i ricettori finali preposti allo smaltimento.
Qualora sia necessario l’accumulo delle acque di prima pioggia e lo smaltimento differito in fognatura (si rimanda alle leggi regionali specifiche) è necessario abbinare lo scolmatore ad un sistema composto da vasche volano di accumulo, con successiva immissione nella rete fognaria attraverso sistemi di pompaggio, valvole di chiusura e sensori di attivazione temporizzati. Rientrano in questo ambito le attività produttive indicate nell' art.3 del R.R. n°4 del 24/03/2006 regione Lombardia che prevede l'accumulo delle acque di prima pioggia per 96 ore dal termine dell'ultimo evento meteorico, prima di poterle smaltire nel ricettore finale, con le modalità e condizioni di scarico ivi prescritte.
Le vasche di accumulo dovranno avere un volume minimo di raccolta pari a 50 [m3] ogni [ha]
Le vasche sono realizzate in calcestruzzo armato vibrato o armato
gettato, con finitura industriale ad alta resistenza mediante tecnologie che
consentono il confezionamento di un calcestruzzo altamente compatto,
impermeabile e dotato di elevata durabilità, come prescritto dalle norme UNI EN
206 e UNI EN 11104.
Il mix design del
conglomerato cementizio utilizzato nel processo produttivo è studiato in
funzione delle prestazioni finali atte a garantire la funzionalità del sistema:
- A
seconda delle temperature interne ed ambientali vengono impiegati cementi ad
alta resistenza nelle classi CEM 42,5R o CEM 52,5R, opportunamente dosati e conformi alla norma UNI-EN 197-1;
- Viene
impiegata una classe di consistenza a bassa lavorabilità (S1/S2) e grazie
all’ausilio di additivi conformi alla norma UNI EN 934-2 si è in grado di
garantire rapporti acqua/cemento inferiori allo 0,5, con acqua di impasto
conforme alla UNI EN 1008;
- Gli
aggregati selezionati, marcati CE in conformità alle norme UNI-EN 12620 e
8520-2 e esenti da minerali nocivi o potenzialmente reattivi agli alcali in
accordo alla UNI-EN 932-3 e UNI 8520-2, sono suddivisi in 3 classi
granulometriche, con diametro massimo dell’aggregato < ¼ dello spessore del
manufatto.
Funzionamento
L'acqua
inizia il suo processo di separazione nella prima vasca "A", dove per
i primi 5 mm fuoriesce attraverso una fessura variabile in proporzione alle
superfici esterne di raccolta e viene convogliata nella rete fognaria
direttamente collegata alla vasca "B". La restante pioggia riempie la
vasca "A" fino a raggiungere il punto di tracimazione e si riversa
nella vasca "C" per poi finire al pozzo perdente che ha la funzione
di reintegrare l'acqua alle falde.
Formula
Dimensionamento dello stramazzo (sfioratore) inserito
in fosse di separazione di prima pioggia.
Per giungere alla soluzione ci baseremo sull’equazione
nota come Formula di BAZIN:
Q = m• L • h • √(2g.h)
Q = portata
u =
coefficiente d’efflusso
L = base dello stramazzo
h = altezza dello stramazzo.
È il valore che vogliamo determinare.
Per comodità di calcolo la chiameremo X.
√(2g.h) = velocità Torricelliana.
Analisi dei fattori dell’equazione
Q: Il calcolo della portata dovuta alle piogge viene
eseguito applicando il metodo del volume d’invaso. Tenendo conto del volume in
pressione si giunge ad una formula che consente di valutare il coefficiente
udometrico. Tale valore esprime la portata in litri al secondo per ettaro.
Sperimentalmente si può valutare tale coefficiente tra 3 e 7 l/sec. per ha.
m: È evidente che il coefficiente d’efflusso potrà
essere considerato costante perché per lo stramazzo a Trapezio, che nel nostro
caso è preceduto da una Vasca di colma, non occorre mettere in conto una
velocità di arrivo. Su base sperimentale si è riconosciuto valido il valore.
A questo punto abbiamo tutti gli elementi per poter
impostare un esempio di come si calcola la nostra incognita X:
Noti perché imposti:
Q = 0,6 l/sec. per ettaro
m = 0,415
L = 10 cm
Si ricava che:
Pertanto da questi dati imposti possiamo esprimere dei
valori di
X in funzione della grandezza dell’invaso:
Il dislivello
"X" varia in base alla superficie d'acqua da smaltire assumendo i
seguenti valori:
Da 0 a 3.000
m²
→ x = 40 mm
Da 3.000 a
5.000 m²
→ x = 60 mm
Da 5.000 a
7.000 m²
→ x = 80 mm
Da 7.000 a
10.000 m²
→ x = 90÷120 mm
Codice |
Elementi |
Misure int. |
Misure est. |
Sp. pareti [mm] |
Sp. fondo [mm] |
Altezza est. [mm] |
Altezza int. [mm] |
A |
C |
E |
F |
H |
H1 |
|
00502 |
Vasca senza coperchio
|
1500 |
1600 |
50 |
60 |
1060 |
1000 |
00503 |
Vasca con coperchio pedonale |
1500 |
1600 |
50 |
60 |
1160 |
1000 |
00504 |
Vasca con coperchio carrabile |
1500 |
1600 |
50 |
60 |
1210 |
1000 |
00623 |
Coperchio pedonale |
- |
1600 |
- |
- |
100 |
- |
00633 |
Coperchio carrabile |
- |
1600 |
- |
- |
150 |
- |
Codice |
Elementi |
Descrizione impronte e tappo coperchi [mm] |
Peso kg |
D |
E (entrata) |
G |
U (uscita) |
I |
L |
|
00502 |
Vasca senza coperchio
|
270 |
d.190 |
680 |
d.190
|
-
|
- |
1180 |
00503 |
Vasca con coperchio pedonale |
270 |
d.190 |
680 |
d.190 |
150 |
400 |
1630 |
00504 |
Vasca con coperchio carrabile
|
270 |
d.190 |
680 |
d.190 |
150
|
400
|
1860 |
00623 |
Coperchio pedonale |
- |
- |
- |
- |
150 |
400 |
450 |
00633 |
Coperchio carrabile |
- |
- |
- |
-
|
150
|
400 |
680 |
Codice |
Elementi |
Misure int. |
Misure est. |
Sp. pareti [mm] |
Sp. fondo [mm] |
Altezza est. [mm] |
Altezza int. [mm] |
A |
C |
E |
F |
H |
H1 |
|
00502 |
Vasca senza coperchio
|
1500 |
1600 |
50 |
60 |
1060 |
1000 |
00503 |
Vasca con coperchio pedonale |
1500 |
1600 |
50 |
60 |
1160 |
1000 |
00504 |
Vasca con coperchio carrabile |
1500 |
1600 |
50 |
60 |
1210 |
1000 |
00623 |
Coperchio pedonale |
- |
1600 |
- |
- |
100 |
- |
00633 |
Coperchio carrabile |
- |
1600 |
- |
- |
150 |
- |
Codice |
Elementi |
Descrizione impronte e tappo coperchi [mm] |
Peso kg |
D |
E (entrata) |
G |
U (uscita) |
I |
L |
|
00502 |
Vasca senza coperchio
|
270 |
d.190 |
680 |
d.190
|
-
|
- |
1180 |
00503 |
Vasca con coperchio pedonale |
270 |
d.190 |
680 |
d.190 |
150 |
400 |
1630 |
00504 |
Vasca con coperchio carrabile
|
270 |
d.190 |
680 |
d.190 |
150
|
400
|
1860 |
00623 |
Coperchio pedonale |
- |
- |
- |
- |
150 |
400 |
450 |
00633 |
Coperchio carrabile |
- |
- |
- |
-
|
150
|
400 |
680 |